Giulia è stata un exchange student in USA, dove ha trascorso il suo anno scolastico all’estero.
Tutti conosciamo la festa di Halloween e l’abbiamo celebrata almeno una volta nella vita, o almeno ci abbiamo provato. Ho sempre amato la sera di Halloween; quando ero piccola il giro di dolcetto o scherzetto veniva sempre organizzato nel mio quartiere e tutti i miei compagni di classe delle elementari, dopo che eravamo andati di casa in casa per prendere più dolcetti possibili, erano invitati a passare il resto della serata a giocare a casa mia e a mangiare la torta che io e mia madre eravamo solite preparare per l’occasione.
Una volta arrivata alle medie ho smesso di fare dolcetto o scherzetto e per celebrare Halloween ho iniziato ad organizzare delle feste in una stanza privata nel mio condominio.
Mi piaceva pensare di aver sempre festeggiato Halloween al massimo, ma da nessuno parte si festeggia più in grande che qui, in America.
Alla domanda “Qual’è la tua festa preferita?” la maggior parte degli studenti con cui ho parlato, ad eccezione di quei simpaticoni che se ne sono usciti con uno scontato “my birthday”, hanno risposto Halloween.
In Italia non c’è l’usanza di decorare l’interno e l’esterno delle case per Halloween, è più una tradizione tipica del Natale, qui invece le decorazioni hanno iniziato ad apparire intorno alla metà di settembre…sono seria.
Il 31 ottobre il mood di Halloween si è visto dal mattino poiché a scuola tutti indossavano un costume. Io ero vestita normalmente visto che non avevo nemmeno pensato alla possibilità che qualcuno si sarebbe vestito, ma almeno ero in total-black.
Gli studenti indossavano costumi molto elaborati con make-up complicatissimi (chissà a che ora si erano vestiti per creare maschere del genere) ed anche gli insegnanti erano travestiti. Ad esempio Miss Wendy, la mia insegnante di circo, danza aerea e arti di strada, era vestita dal quadro “la Gioconda”.
Una volta finita la scuola Katherine è venuta a prendere me e Sofia e ci ha portate in uno store specializzato nella vendita di maschere e trucchi dove abbiamo comprato il necessario per creare il mio make-up. Sono tornata a casa, mi sono infilata il mio costume, che consisteva in una maglia nera a maniche lunghe e nei pantaloni blu del pigiama con i disegni di stelle e costellazione, e Katherine ha iniziato a truccarmi.
Finalmente dopo vari tentavi il mio make-up era terminato, Katherine aveva fatto un ottimo lavoro trasformandomi in una meravigliosa Galassia.
Siamo arrivate intorno alle 6:30 in un quartiere di Apple Valley dove ci siamo unite al resto del gruppo che ci stava aspettando per iniziare a fare Treak or Treat.
Il gruppo era formato sia dagli amichetti di Sofia che dai miei coetanei e dopo poco i più piccoli se ne sono andati per la loro strada ed io sono rimasta con i miei amici.
Nel gruppo c’erano anche le mie compagne di scuole Sophia e Arial (vestite da cappuccetto rosso e da strega).
Abbiamo iniziato il giro nella via in cui le case erano una più addobbata dell’altra: in una c’era un pupazzo meccanico senza gambe che strisciano provava ad afferrarti le caviglie, in un altra ologrammi che “battevano” sui vetri delle finestre come se una serie di persone chiedesse aiuto ed un’altra ancora aveva nel giardino la nave di Jack Sparrow ed il forziere dei pirati pieno di monete d’oro di cioccolato.
In appena un’ora la mia busta e quella degli altri ragazzi erano super pieni di cioccolatini e caramelle e allora abbiamo deciso di continuare la serata a casa di Ann (la ragazza bionda vestita da spaventapasseri accanto a me nella foto) che vive nello stesso quartiere. La casa era interamente decorata: c’era un finto cimitero nel giardino e all’interno quadri che sembrano seguirti con lo sguardo.
Abbiamo cenato, sentito musica, ballato, partecipato ad alcuni giochi in tema Halloween (uno dei giochi consisteva nel trovare all’interno della casa le decorazioni dedicate ai film horror più famosi, come l’impermeabile giallo per il film IT) e come da tradizione abbiamo decorato la zucca.
Quando ci si diverte il tempo passa in fretta ed il tempo di tornare a casa è arrivato presto.
Avevo dimenticato quanto fosse divertente fare dolcetto o scherzetto e la soddisfazione che si prova a fine serata quando ammiri la grandezza del tuo bottino.
È stata una bellissima serata e spero di riuscire a ricreare qualcosa del genere l’anno prossimo con i miei amici in Italia.
Giulia è stata un exchange student in California, USA. Vorresti anche tu frequentare una high school in California? Con Astudy puoi aggiungere una scelta dell’area al tuo programma!